Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone, anche sotto la calura estiva continua a raccogliere migliaia di adesioni, sia grazie alla sua pagina facebook, sia grazie all’impegno instancabile sul territorio (vedi la manifestazione del 14 luglio scorso) profuso dai suoi attivisti.

È questa estate rovente il periodo in cui i cittadini della fascia ionica calabrese, i pochissimi turisti e i nostri emigrati che ritornano hanno sperimentato la mancanza di infrastrutture che penalizza la nostra terra.

Sarà la mancata volontà politica, o colpa della bancarotta fraudolenta attuata a danno del Sant’Anna, oppure, ancora, un disegno nazionale che continua a volere la marginalità della nostra terra (destinataria di discariche e basta)? Non abbiamo risposte ma i fatti parlano da soli.

Il susseguirsi di nuove nomine in Sacal, i continui rinvii, il silenzio e la demagogia da palco rendono questa situazione davvero kafkiana.

E questo territorio lascia agire indisturbata la criminalità che si muove nel generale sottosviluppo economico e culturale.

L’impotenza, il senso di solitudine e l’aria inquinata da decenni di industrializzazione hanno fatto sì che anche il Prefetto, alla richiesta di un nostro incontro, ci abbia risposto: “…. si ritiene di dover attendere i primi sviluppi, al fine di poter disporre di maggiori elementi informativi da porre a motivo di un prossimo incontro…” e ci informa che “l’attenzione sul rilancio dello scalo crotonese è al centro dei lavori del commissario Sacal che espressamente lo ha posto tra le priorità del suo mandato”.

E la convocazione di un tavolo interistituzionale con i sindaci che il 13 maggio hanno promesso di far volare Crotone e il suo territorio?

Questo appello è, forse, svanito nel nulla?

Oppure è questo caldo africano che ha reso arse anche le coscienze?

L’attesa per la riapertura dello scalo crotonese sembra non avere fine e, intanto, il tempo divora strade, ferrovie, porto e aeroporto!