Negli ultimi tre giorni abbiamo letto tantissimi comunicati stampa carichi di entusiasmo per l’aggiudicazione dei servizi di pulizia dell’aeroporto e la pubblicazione di altri bandi di gara per servizi commerciali. 

Nessuno ha mai volato con un impresa di pulizia o con un’attività commerciale… per volare serve una compagnia aerea che ad oggi ancora non è stata annunciata.

Non risulta fino a questa mattina che sia possibile comprare alcun biglietto aereo per alcun cittadino.

Allora perché tutto questo ottimismo?

Forse questo ottimismo è funzionale a convincere alcune istituzioni pubbliche ad investire soldi della città di Crotone in una società che per mesi nei fatti ha sempre dimostrato poco interesse verso l’aeroporto Pitagora. Magari questo ottimismo serve a produrre il consenso dell’opinione pubblica su tale investimento.

Forse questo ottimismo è funzionale anche a convincere i Comuni di Crotone e di Isola Capo Rizzuto ad agire in modo che Enac possa uscire da una situazione imbarazzante: infatti, l’aggiudicazione della concessione trentennale a SACAL, giudicata già nulla e in attesa della sentenza che il Consiglio di Stato, salvo imprevisti, dovrà pronunciare il 5 dicembre p.v., potrebbe essere annullata, smentendo clamorosamente la scelta di ENAC. 

Sarebbe quindi contraddetta l’affermazione che il sistema aeroportuale calabrese sia già ora pronto per far decollare la Calabria su una rotta fatta di legalità e trasparenza.

Riguardo al bando Enac, ci meravigliamo che il sottosegretario al turismo continui ad invitare i soci a sciogliere la Società Sagas, che ha chiamato in giudizio Enac e che invece non abbia nulla da dichiarare riguardo al parere di nullità sul bando in questione! Ebbene, un bando non in regola dovrebbe creare lo sdegno soprattutto in una rappresentate dello Stato! E quel rappresentante dello Stato dovrebbe rispettare l’iter giudiziario attendendo la sentenza del 5 dicembre! Invece, il sottosegretario invita ad aggirare, ad evitare il giudizio.

A tutto questo si aggiungano le notizie di dissapori dei soci SACAL sul progetto futuro dello scalo crotonese. I soci di maggioranza, sia pubblici sia privati, hanno espresso molte perplessità sulla gestione (potremmo dire sull’esistenza stessa) dello scalo pitagorico. Ecco perché ora l’ottimismo non attecchisce; dopo aver vissuto un anno di isolamento e di promesse vacue, ci ritroviamo ancora segregati dal resto del mondo.

Il Comitato da un anno rivendica il diritto negato a tanti cittadini di potersi muovere liberamente nella propria nazione. 

Saremo i primi a gioire della riapertura e del ripristino dei voli! Ma non ci distrarremo mai più, saremo sempre vigili su chi deve amministrare un bene pubblico così importante per il nostro territorio! 

Per questi motivi non possiamo arretrare la nostra posizione di un solo passo e così giorno 31 ottobre saremo in Aeroporto e rivendicheremo un nostro diritto! 

Cosa vuole il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone?

È semplice: vogliamo la dimostrazione concreta della prossima riattivazione dell’aeroporto attraverso l’apertura delle vendite dei biglietti aerei e vogliamo che il costo di questi biglietti sia accettabile!

Questa è la nostra lotta, questa è la nostra ragione di esistere! Basta promesse! Lottiamo insieme per far decollare nuovamente la nostra terra!