
Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone è in prima linea da 3 anni per trovare una soluzione ad uno dei problemi che maggiormente affliggono il territorio di Crotone e della fascia ionica calabrese: la carenza di infrastrutture che garantiscano il diritto alla mobilità sancito dalla Costituzione.
Dopo la chiusura del 1° novembre 2016 della struttura aeroportuale Sant’Anna di Crotone la stessa è stata riaperta il 30 novembre 2017 senza però essere pienamente operativa ed usufruibile per i cittadini di questo disagiato territorio.
Si evidenzia che l’area servita dalla struttura di Crotone garantirebbe il diritto alla mobilità ad oltre 400.000 cittadini residenti nella area di influenza dello scalo (l’area ionica della Calabria centro settentrionale rappresenta da sola circa il 25% della popolazione della regione).
Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone ha coinvolto l’opinione pubblica con diverse manifestazioni e importanti campagne di informazione tramite i social media tenendo sempre alta l’attenzione sul tema.
Le difficoltà finanziarie ed il successivo fallimento della società di gestione Aeroporto Sant’Anna S.p.A. sono state causate da pessime gestioni dei manager che hanno espletato, nei diversi esercizi, la propria funzione amministrativa, tanto che oggi le loro responsabilità vengono indagate dalla magistratura.
Nel corso del 2017 l’Enac con bando pubblico ha dato in concessione lo scalo aeroportuale alla SACAL senza però che la stessa sia riuscita ancora a far decollare “cittadini” dallo stesso. Infatti, dal Pitagora decollano solo pochi aerei che hanno collegato durante l’inverno appena passato il territorio solo con Bergamo mentre ora il collegamento esiste anche con Bologna e Norimberga.
Nonostante, l’operatività limitata dello scalo, si è registrato uno straordinario riempimento dei voli, ben oltre l’88% dei posti disponibili, anche grazie all’attività del vettore Ryanair (fonte ENAC: i dati 2015 dei flussi hanno fatto registrare un incremento del +445%. record in Italia, per circa 300.000 passeggeri).
La SACAL, gestore unico trentennale del sistema aeroportuale, invece, continua a sostenere ed attuare una gestione solo stagionale dello scalo crotonese che difficilmente risponde alle aspettative e necessità dei cittadini.
Ad oggi, i cittadini crotonesi e della fascia ionica vivono in uno stato di precarietà del diritto alla mobilità, che spesso sfocia in isolamento ed emarginazione, poiché il territorio è stato privato per diversi decenni di alternative valide quali strade e ferrovia.
Non riusciamo a capire perché il diritto alla mobilità sia per i cittadini di questo territorio una vera e propria CHIMERA, nonostante, L’Europa tra i suoi principi fondamentali sancisce che i cittadini debbano esser liberi di muoversi all’interno del territorio europeo, art. 45 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.!
Questa è la nostra realtà che stenta a migliorare nonostante il nostro impegno quotidiano ed il confronto con una classe politica sorda ed indifferente.
Alla vigilia delle elezioni europee il Comitato chiede che ciascun candidato renda pubblico l’impegno che è disposto a mettere sul tema della mobilità del crotonese e dell’intera fascia ionica ed in particolare sulla reale ripresa dell’operatività e dell’attività volativa dell’aeroporto Pitagora.
Un impegno che debba essere concreto e che sarà monitorato costantemente. Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone invita, quindi, a ciascun candidato che si eviti di fare “promesse da campagna elettorale” ed in tal senso vigilerà che ogni dichiarazione si concretizzi!